Qualsiasi esperienza stia creando
nella mia vita gira che ti rigira, mi sta portando sempre allo stesso
punto, e l'identica cosa succede anche alle persone con cui mi
confronto quotidianamente, il nodo è la Fiducia in Noi Stessi e
credo sia bene affrontare questo argomento.
Limitandoci a parlare della
nostra esistenza attuale, il percorso grossomodo è stato simile per
tutti: i primi a interagire con noi sono stati i genitori, ognuno ha
avuto le proprie esperienze infantili, c'è chi è stato portato a
credere che non avrebbe combinato un granché fin da bambino, c'è
chi invece è stato supportato in tutto e per tutto e ha avuto dei
genitori attenti a dargli i giusti incoraggiamenti; poi sono
subentrati gli insegnanti della scuola, tra i tanti anche lì abbiamo
sicuramente incontrato quello sadico che si divertiva a torturarci
psicologicamente, ma c'è stato anche quello che invece ci ha
ispirato con il suo entusiasmo verso la missione dell'insegnamento;
in mezzo a tutto questo ci sono stati i primi amichetti, poi le
grosse compagnie, i primi amori; poi sono venuti i capi a lavoro e i
colleghi, ecc. ecc. Insomma, durante l'arco della nostra esistenza
abbiamo creato e attirato a noi diversi tipi di esperienza nei
rapporti umani e questi rapporti hanno contribuito a costruire quella
che è l'immagine che abbiamo di noi stessi e il grado di fiducia che
abbiamo nelle nostre capacità e potenzialità.
Nove
su
dieci mi sento di affermare che questa immagine che ci siamo
costruiti nella mente
è totalmente o almeno parzialmente falsa.
Poiché
ci crediamo imbalsamati, incapaci di cambiare e inabili ad agire,
perché c'è sempre qualcosa di esterno a noi che ci blocca... bugia.
Chi
ci blocca, chi ci limita, siamo sempre noi stessi.
Il
giochino funziona più o meno così, ogni persona con cui abbiamo
avuto a che fare nella nostra vita oltre ad essere specchio di ciò
che siamo è stato anche un grande Maestro per noi, per quanto possa
averci fatto del male e contribuito a farci sentire infimi, questa
persona ha portato con sé grossi insegnamenti. Ci può aver fatto
comprendere che i suoi atteggiamenti così odiati e criticati
appartenevano anche a noi, ci può aver dato la possibilità di
integrare delle informazioni, ci può aver dato modo di poter
assumere un punto di vista differente, la casistica è infinita, però
è importante non sottovalutare anche la più estranea delle comparse
in questo teatrino nel quale recitiamo ogni giorno la nostra parte.
Siamo tutti al servizio di tutti e nemmeno ce ne accorgiamo. (Se vi
capita leggete "La piccola anima e il sole" di Neale Donald
Walsh un racconto breve ma molto profondo, una parabola che può
essere utile per capire questo aspetto dell'esistenza).
Quindi
se pensiamo che fuori c'è qualcuno che ci sta impedendo di volare,
diventiamo coscenti del fatto che quel qualcuno sta rappresentando
una nostra parte disfunzionale. Come fare per integrare questa parte
di noi che ci blocca e ci limita? A nulla vale combatterla e
innescare una guerra interiore demonizzandola. L'unica forza che
solve e coagula, quindi scioglie il nodo e lo trasforma integrandolo
è l'Amore. Quindi aiuta prenderne coscenza, guardarla per ciò che
è, perdonarla, benedirla, ringraziarla e dirgli che d'ora in poi
assumiamo noi il controllo della nostra esistenza non Lei. Puf.
Scommetto che "per magia" dissolto in noi il dilemma,
pacificata la questione, si scioglierà ugualmente anche la
situazione e si creeranno nuove dinamiche: la persona non ci
ostacolerà più, si potrà allontanare o diventare anche nostra
alleata.
Queste
cose le sperimento quotidianamente, rimane comunque solo la mia
esperienza, invito sempre tutti a non credere a chiunque per
qualsiasi motivo, quindi anche a ciò che scrivo, ma a provare a
giocare sperimentando. Solo agendo si possono integrare
consapevolezze, altrimenti rimane solo conoscenza superficiale.
Tornando
all'immagine che abbiamo di noi..
Cominciando
ad assumere punti di vista differenti e a comprendere che le parti
vanno solo integrate e non contrastate, che nulla esiste fuori che ci
ostacola e combatte, cominciamo a modificare anche l'immagine che
abbiamo di noi e la fiducia pian piano cresce. Certo, il lavoro pare
infinito, capita di ritornare più volte sugli stessi punti
nonostante tutto il lavoro che stiamo facendo, eppure se guardassimo
oltre quell'aspetto preciso, vedremmo sicuramente un cartello
luminoso con frecce colorate lampeggianti che recita: LA FIDUCIA IN
NOI STESSI. Perché sempre lì porta tutto quanto. La Fiducia va
costruita passo dopo passo, più ne siamo coscenti più sarà
semplice cambiare schema di comportamento, più ci concediamo la
possibilità di esprimerci facendo cadere le resistenze in noi, più
sarà possibile "Aprirci alla Vita" ed esprimere il nostro
potenziale. Il passato può aver influito pesantemente su di noi,
possono essersi creati scompensi molto grossi, possiamo aver subito
dolori devastanti, ma il passato ormai è passato, diamo un taglio
netto, siamo Qui e Ora e da Qui e Ora si riparte, nulla è scritto e
predestinato. Noi siamo gli unici autori del nostro romanzo, usciamo
dalla sindrome di Calimero, un mondo meraviglioso ci attende.
Fiducia!
Un
pensiero ulteriore: basta brillare di Luce altrui, basta andare
cercando la Luce degli altri additandola come un miracolo che non ci
appartiene. Questo è il momento di agire per il bene di tutti dando
spazio alla Nostra Luce. I Maestri che si sono incarnati su questo
Pianeta lo hanno fatto proprio per inviarci questo tipo di messaggio,
sono stati specchio di questo nostro aspetto interiore, ci hanno
indicato il Cammino affinché noi potessimo iniziare a camminare
avendo fiducia nelle nostre gambe, e se qualcuno invece, che è stato
considerato da noi grande Illuminato, alla fine ha diffuso il
messaggio che non potevamo fare a meno di lui per camminare e far
brillare la nostra Luce, beh in questo caso è stato sempre Maestro,
ma di ego spirituale.. insegnamento è giunto ugualmente.
Perciò
Fiducia siamo tutti in grado di camminare con le nostre gambe basta
volerlo!
Sat
Nam
M.K.V.