giovedì 14 aprile 2016

Raggi di sole a Verona

Questo weekend Verona sarà ospite di quel tipo di eventi che a me personalmente piace molto, incontri e visioni speciali che possono permettere alle persone di tornare a casa pieni di ricchezza interiore e anche con quella riflessione in più, che forse fino al giorno prima non aveva bussato alla loro interiorità. Definisco queste belle occasioni come dei "cavatappi animici", la possibilità per stappare qualche blocco, qualche tappo che fin ora chiudeva le porte di un mondo che da sempre ci appartiene, ma che spesso rimane insondato e sconosciuto dietro barriere a noi invisibili.
Si parte venerdì 15 aprile alle 20.45 a San Pietro di Lavagno con un evento dedicato al grande Tiziano Terzani, saranno presenti Mario Zanot il regista di "Anam, il senzanome" e Alen Loreti biografo dello scrittore. Per chiunque ami Tiziano Terzani è una bellissima occasione per avvicinarsi un po' di più alla figura di questo viaggiatore del mondo, sempre pronto a raccontare di Paesi lontani, vissuti in tempi anche critici di guerra. Terzani viaggiatore, ma anche viandante sulle strade dell'Anima, uomo che ha vissuto un suo percorso interiore molto forte e lo ha voluto raccontare con amore nei suoi preziosi scritti. L'evento è gratuito.
Si continua con un'altra fantastica opportunità, sabato 16 dalle ore 10 alle 18, tre ospiti interessantissimi, Silvano Agosti, Daniel Lumera, Thomas Torelli, per una tematica importante: "TEMPO PERDONO AMORE. Il paradigma del nuovo millennio". 
Dal mio ritorno in India meditavo di invitare qui a Verona con la nostra associazione Silvano Agosti, perché le sue tesi kirghise le percepisco chiare dentro il mio cuore. Il mio viaggio indiano è stata l'occasione per approfondire un sentire molto forte dentro di me, che è quello del buon vivere comunitario in uno spazio dove l'essere umano è messo al centro delle priorità, dove ognuno collabora portando la sua creatività, la sua ricchezza interiore, e la mette al servizio del vivere bene di tutti e del benessere del Pianeta. Uno scardinamento completo delle visioni ordinarie della società, un utopia? Mah, sarà forse che vogliano solo farci credere che non sia possibile? In India ho trovato Auroville e lì ho incontrato persone di ogni parte del globo che hanno viaggiato e visitato, riportato notizie di esperimenti simili in ognuno dei loro Paesi. Anche qui in Italia sta accadendo, silenziosamente, in punta di piedi, l'uomo crede sia possibile e "fa", mette in pratica questa rivoluzione che Thomas Torelli chiamerebbe reLOVuzione. La rivoluzione dell'Amore. E io appoggio, appoggio tutte queste iniziative che mirano a portare vibrazioni differenti nell'aria delle nostre città, quindi ho accettato con entusiasmo di dare una mano a promuovere il Convegno già organizzato, assieme ai miei compagni reLovuzionari di associazione e assieme a molte altre associazioni e persone singole che vogliono portare su questa terra nel concreto del quotidiano un diverso atteggiamento. La tematica del Perdono, che verrà illustrata da Daniel Lumera, non sarà di meno importanza, anzi, soprattutto di questi tempi dove la comunicazione di massa instilla solo messaggi di "separazione" nelle nostre menti e ha l'intento di far credere ai più di dover sempre mettersi "contro", "contro" a qualsiasi cosa, sempre in allerta e competizione. La pratica dell'accoglienza e del perdono è qualcosa che è quasi sconosciuta ai più, e va applicata a partire prima di tutto dal nostro piccolo orticello, altrimenti come faremo ad accogliere e portare a un livello superiore il grande, se non siamo capaci di perdonare davvero nemmeno nel nostro piccolo?
Consiglio vivamente di partecipare a questo Convegno giornaliero sabato, perché sarà davvero un'occasione di crescita e condivisione. L'evento è a pagamento e si richiede la prenotazione, per informazioni visitate: www.ilcambia-mondo.com, o il nostro sito www.satsoham.com
Si conclude lunedì 18 alle ore 21 con la proiezione di Unlearning al Cinema Nuovo di San Michele, organizzato dal regista Lucio Basadonne, che sarà presente anche alla proiezione, e promosso dai ragazzi del cinema attraverso la piattaforma di MovieDay. Unlearning, come Un altro Mondo di Torelli, è un esperimento di produzione autonoma cinematografica, anche in Unlearning si toccano i temi kirghisi di un vivere più umano e di un'educazione più libera, la storia è l'avventura veramente vissuta da una giovane famiglia italiana che per sei mesi decide di spostarsi lungo la penisola vivendo la vita, il lavoro e l'educazione, così come si vive negli eco-villaggi, nelle comunità intenzionali, o semplicemente in micro sistemi autonomi composti da pochissime famiglie o persone. Un viaggio alla ricerca di un vivere più umano per adulti e bambini. Consiglio vivamente la visione a educatori, maestri e professori, ne conosco tanti che ogni giorno cercano di portare raggi di sole nel sistema scolastico italiano, questo film è sicuramente uno stimolo per tutti loro a continuare sulla loro strada e può essere occasione di riflessione per chi ancora non aveva pensato che: "si può fare anche in maniera differente". Per chi desidera vedere il film è ancora possibile riservare i biglietti su www.movieday.it 
Mahan Kali Valentina

venerdì 25 marzo 2016

India

Quest'anno è iniziato con un'avventura fantastica, il 18 gennaio sono partita dall'Italia alla volta dell'India, ho deciso di viaggiare sola e ho avuto l'occasione di stare lì per quasi un mese. Sono sbarcata a Delhi, dove sono rimasta per due giorni, quindi ho preso un aereo interno e sono volata un po' più a nord, lì sono rimasta quattro giorni a Raiwala all'Aurovalley Ashram vicino a Rishikesh. Poi ho viaggiato fino a sud e ho soggiornato ad Auroville nella provincia del Tamil Nadu. Auroville è una città internazionale, esperimento di collaborazione e unione a cui partecipano persone provenienti da una cinquantina di nazioni, Auroville è nata nel '68 per volontà di Mère, la compagna di Aurobindo, è un progetto di Nuova Umanità dove le persone si impegnano a vivere in maniera più sostenibile e cosciente. Lì sono rimasta due settimane intervallate da un'esperienza di tre giorni a Tiruvannamalai nell'Ashram di Sri Ramana Maharshi. Per me è stata una bella prova, che mi ha messo a confronto coi miei limiti, le mie paure, ma anche con le mie gioie e la mia forza, e quindi mi ha aiutato a guardare dentro me stessa ancora più in profondità. Lì ho conosciuto meglio lo Yoga Integrale di Aurobindo, ho capito che stavo camminando autonomamente su quella strada pur senza sapergli dare un nome, poi mi sono rapportata allo Yoga delle cellule di Mère e al suo coraggioso esperimento di Nuova Umanità. In Lei ho riconosciuto una grande Guida, non solo per me ma per tutti gli uomini della Terra. Lei, come Aurobindo, Krishnamurti, Yogananda e Sri Ramana Maharshi (nomino questi perché a me sono più cari), è stata una grande Pioniera nell'ambito della Coscienza. Questi Maestri sono vissuti nel Novecento e hanno passato gli anni centrali della loro vita proprio nel periodo tra le due guerre mondiali, periodo in cui "l'umanità era sulla via del sacrificio" come canta il grande Battiato, quindi un periodo di bassissima frequenza, eppure queste anime lucenti hanno presentito ciò che sarebbe accaduto ora e hanno operato seppur non compresi appieno nel loro tempo, affinché noi che stiamo vivendo adesso potessimo utilizzare la loro saggezza come una bussola per orientare il nostro cammino in questi anni così difficili, ma pieni di possibilità in tutti i sensi. 
L'India per me ha rappresentato un ribaltamento completo delle prospettive, e mi ha condotto dritta dritta a confrontarmi con il nocciolo della questione dell'Energia Femminile, nodo sul quale ho sicuramente da lavorare io per prima, e questione da porre all'attenzione di tutti quelli che si stanno avvicinando a un percorso di Consapevolezza. Ora ho compreso meglio il tipo di messaggio che devo portare e l'importanza di rompere il guscio della disistima e della timidezza, che mi voleva tenere compressa sempre nelle retrovie. Durante il viaggio ho riempito due quaderni di appunti, esperienze e pensieri, ho sentito quindi di voler condividere con tutti ciò che ho vissuto, quello che si sta creando è un diario molto intimo, l'avventura all'esterno in un Paese straniero meraviglioso, pieno di ricchezza e contraddizioni, e l'avventura vissuta nella mia Coscienza a stretto contatto con la mia profondità e le mie Guide Interiori. Il tutto è in lavorazione, spero presto di poter concludere e trovare un editore adatto.
La gratitudine che provo per tutto ciò è immensa e di cuore mi auguro di poter raggiungere il cuore di molte altre persone. 
Om Namo Baghavate, Om Shanti Shanti Shanti 
Mahan Kali Valentina

giovedì 31 dicembre 2015

L'ipnosi collettiva

E' da un po' che non scrivo qui nel blog. In realtà ho continuato a sfornare frasi per altri canali e a impiegare questo mio dono creativo per altre strade, ma, per rincorrere (letteralmente) altre situazioni, cercando di mantenere i delicati equilibri nell'organizzazione degli eventi, ho smesso per un po' di prendermi il mio tempo, sedermi con una tazza di thé davanti al pc accompagnata dal flusso benefico della scrittura. 
No problema. Nulla è perduto, ogni istante è possibile schiacciare restart. 
Fine anno, si dice tempo di bilanci. Sono molto grata per tutto ciò che ho creato nel 2015, anche e nonostante le difficoltà che ci sono state e che tutt'ora sembrano permanere in certi ambiti. Non cambierei nulla, tutto è stato utile così al fine della crescita interiore e personale. Ma il bilancio dell'anno appena trascorso non è l'argomento principale di questo post. 
C'è una cosa che in questi ultimi giorni è venuta a galla con prepotenza, perché spesso è così che ci mettiamo in comunicazione con l'Universo, e più distogliamo lo sguardo dal nostro focus più sono forti gli schiaffoni metaforici che arrivano. 
Questa cosa è: l'ipnosi collettiva alla quale siamo sottoposti ogni istante in questa dimensione. 
Ne abbiamo parlato tante volte, per le antiche tradizioni di ogni angolo del globo era chiarissimo: questa Realtà è Maya, sogno, allucinazione, e noi lo possiamo sperimentare, a volte non siamo proprio in grado di trovare le differenze tra realtà immaginata, realtà vissuta, sogno, ecc. 
Poche settimane fa, durante un viaggio sciamanico, ho avuto la fortuna di sperimentare personalmente a livello energetico come funziona l'ipnosi nei mondi dell'Al di là, e qui da noi in questa dimensione non è molto diverso, anzi. L'unica differenza è che qui in questo tipo di energia ci siamo immersi dalla nascita terrestre, per cui per noi è perfettamente normale e tutto attorno a noi è costruito per farcela apparire come una normalità, quando invece si viaggia in altre dimensioni è permesso sentire sul nostro campo energetico la differenza, la diversa qualità di energia che si percepisce permette con maggiore semplicità di avvertire l'ipnosi e questo forte senso di addormentamento. 
Ma rimaniamo di più con i piedi per terra. Tutti noi anche in questa dimensione possiamo sperimentare ogni giorno che cos'è l'ipnosi. Nel nostro mondo, soprattutto quello occidentale, siamo spinti sempre più alla velocità e sempre con più foga veniamo invitati a pestare sull'acceleratore in tutti gli ambiti della vita. Tutto questo correre per arrivare chissà dove, inseguendo un falso mito di progresso, false speranze di ottenere cose, sicurezze, potere, tutto questo senso di colpa che ci sovrasta perché non abbiamo fatto abbastanza, perché potevamo fare di più, perché qualcuno ci è arrivato prima e meglio, perché, perché, perché.. (la mente trova sempre una scusa buona). Tutto questo dove ci porta? Tutto questo cos'è se non una gigantesca DISTRAZIONE, un'ipnosi collettiva di massa! Quest'anno sono stata più che sorpresa e felice di poterne parlare anche con i miei parenti a Natale e questo significa che proprio tanti in questo momento si stanno facendo un po' i conti con la situazione attuale.
Io stessa in questi mesi, ma soprattutto nelle ultime settimane ho sperimentato come tutto questo agisce negativamente su di me, come tutto questo mi spinge fuori dal mio Sacro Centro, anche se il motivo per cui "corro e rincorro" è quello "nobile" di voler diffondere Amore e Consapevolezza attraverso le attività dell'associazione. La burocrazia dell'amministrazione pubblica, le leggi umane del mondo della Comunicazione, l'ambito lavorativo, lo stile di vita con cui dobbiamo ogni giorno convivere, ti risucchiano nel vortice. L'unica medicina a tutto questo è: 
"Keep Calm and have faith in God". 
Alla fine anche essere risucchiati per brevi periodi in Maya ha la sua utilità, le esperienze fortificano e fanno comprendere che non siamo mai soli o separati dal resto, che tutto è Uno, che Dio è in noi e noi siamo in Dio. Non è un problema se perdiamo la centratura e continuiamo a cadere, come da bambini quando ci ritrovavamo per terra e non capivamo come avevamo fatto a sbattere il naso.. è sufficiente alzarsi in piedi e continuare a giocare, anche se ci sono i lacrimoni e la goccia che cola dal naso.
Auguro a tutti buon gioco e splendide giornate di consapevolezza. 
Namasté, Sat Nam, In Lak'ech
M.K. Valentina

       

mercoledì 11 novembre 2015

Lo Spirito dell'Acqua

Racconta ai tuoi fratelli la mia storia ...

Sono nata dall'amore divino che tutto crea e tutto può, come goccia ho iniziato il mio percorso e con i miei fratelli ho iniziato a viaggiare, scorro e mi adatto, a seconda del bisogno mi trasformo, la mia fluidità è dono divino, sempre vado e mai ritorno, il mio futuro è il mare, ma non temo di fondermi con esso, una volta nel mare diventerò oceano e ancora una volta non avrò paura di perdere la mia Identità. Ancora diverse volte mi trasformerò, tornerò goccia e ricomincerà il mio ciclo. Questo non mi spaventa è un gioco meraviglioso che mi permette di essere parte di questo immenso disegno di Amore Universale. Non guardo al passato, ma porto memoria e in me contengo le informazioni che vibrano nel Creato, io sono in Voi e se Voi di me avete cura io posso essere di grande aiuto: parlate con semplicità alle vostre acque interiori, informatele di gioia, di salute, d'amore, abbondanza e prosperità. Amate Voi stessi amate il vostro corpo, donatevi pensieri di gentilezza e perdono. 

Io sono lo Spirito dell'Acqua, i miei doni sono per Voi: fluite nel gioco, scorrete, non abbiate paura, siate curiosi, siate avventurosi, siate coraggiosi e cominciate ad affidarvi alla corrente del Fiume, tutto arriverà, siate aperti e ricettivi non trasformatevi in palude, non imputridite le vostre acque. Tutto ciò che accade, accade per una ragione, nulla è dato per perduto, per tutti c'è la possibilità. 
Vi benedico con Amore
Lo Spirito dell'Acqua

Col cuore Ringrazio il Tutto che ci ama immensamente, Madre Terra e tutti gli Elementi, il Tutto scorre ovunque è Lui che vivifica ogni cosa nel Creato. Una preghiera di amore fraterno per tutto ciò che è Vita.

M.K.V. 

lunedì 9 novembre 2015

Ladri di energia

Due principi fondamentali mi sono stati affidati dalle mie Guide appena sono stata in grado di comprendere dove mi stava portando questo percorso: lavora socialmente per diffondere il messaggio senza creare ulteriore illusione, senza creare nelle persone dipendenza. Questi due principi per me sono sacri e ogni qual volta mi imbatto in persone che non ne tengono fede qualcosa in me si ribella, ho imparato però a scindere tra il gioco al Buio della personalità e la Luce che appartiene all'anima di queste persone, Luce che ha lo stesso valore della mia, come di quella di chiunque altro.
Perché è importante mantenere saldi questi due principi per chi cerca di diffondere il messaggio del Risveglio? Perché alimentando false convinzioni nelle persone, si spingono a credere che si stanno liberando dall'Illusione, quando invece ne sono solo più intrappolati e dipendenti da qualcosa o qualcuno, da una ritualità, un finto Guru, o Maestro, o persona che si spaccia per. 
Il percorso spirituale non neghiamolo su alcune menti crea molto fascino, poiché può conferire un alone di mistero ed esoticità, che può portare a sentirti differente rispetto al pensiero di massa, ma amo ricordare il detto zen: "Prima del risveglio tagliavo legna e portavo acqua, dopo il risveglio tagliavo legna e portavo acqua." Occorre sempre ricordare che comprendere la vera natura umana non è utile per sentirsi migliori e diversi, ma è utile per comprendere che siamo qui per collaborare e cooperare per creare una realtà migliore per ognuno, una realtà di amore e pace, dove ognuno ha la stessa valenza degli altri, dove ognuno è cosciente e responsabile della propria capacità co-creativa. Il Tutto ci pervade in ogni atomo che ci compone e ci lega a tutti gli atomi dell'Esistente.
Come succede che ogni tanto qualcuno ci casca e finisce che invece di far brillare la sua Luce interiore da sostanza al suo Buio e più o meno consapevolmente diventa un Ladro di energia?
I casi possono essere vari, ma desidero prenderne in rassegna tre molto comuni. 
Quando si lavora con l'energia in ogni forma e declinazione è importante osservarsi e non temere o fuggire dalle nostre parti discordanti, dalle nostre paure, non volerle vedere o negarle andrà solo a rafforzarle. Combatterle o odiarle porterà al medesimo risultato. Chi sostiene di fare un lavoro spirituale su di se e non accoglie con amore e pazienza il suo Buio, finirà per farselo sbattere in faccia ogni volta che se ne creerà l'occasione, più si fugge da se stessi più non si sta lavorando sul serio su di sé. Molte persone credono di stare lavorando, ma in realtà non lo fanno e spesso influiscono o interferiscono sugli altri attivando energie legate alla bassa sfera emozionale. C'è poi il caso di chi inconsapevole del proprio magnetismo comincia a voler esercitare influenza sulle altre persone e pretende che si faccia a modo suo, vuole guidare l'opinione o l'azione di qualcuno convinto di essere lui a dirigere il gioco, ignaro del fatto che non siamo mai noi "piccole personalità a farlo" ma è sempre l'Universo, Dio, il Tutto che opera per noi, prima o poi per queste creature il palco crolla e se crolla è sempre per donare un messaggio, che verrà più o meno compreso in base alla sincerità con cui sapranno cogliere l'insegnamento. I più pericolosi sono certamente quelli consapevoli del proprio potere personale, che possono arrivare a guidare e veicolare intere masse attraverso di esso. Cosa c'è dietro a tutto questo se non un saccheggio più o meno consapevole dell'energia altrui? 
E' la storia della nostra umanità, siamo ridotti ancora a questo stadio perché c'è un piano ben preciso di appropriazione indebita della nostra energia, ma non mi interessa puntare il dito fuori, la nostra società è specchio di ciò che abbiamo dentro di noi, e se la nostra società ci ruba continuamente energia facendoci sentire schiacciati e in trappola è perché noi stessi per primi continuiamo a farlo più o meno consapevolmente nella vita quotidiana con le altre creature. I ricattini più o meno consapevoli che mettiamo in atto con i nostri amici, i nostri parenti, i nostri compagni, altro non sono che un appropriamento indebito di energia; quando vogliamo fare per gli altri, quando vogliamo fare le vittime, quando ci lamentiamo in continuazione, quando siamo nel bisogno, quando in poche parole non ci bastiamo o non abbiamo un rapporto sano con noi stessi, rubiamo energia. E' un gioco sottile di equilibri, impariamo a non interferire con il libero arbitrio degli altri, impariamo a rispettare la volontà altrui, impariamo a osservare e comprendere quando stiamo dando alimento alla nostra personalità invece che alla nostra Anima. Quindi non stupiamoci se anche nel "mondo spirituale" è comune incontrare questi Ladri di energia, in fin dei conti è come se a livello sottile avessimo a disposizione due apparati digerenti differenti: uno è quello della personalità, l'altro è quello dell'Anima. Se con il lavoro energetico diamo alimento all'apparato della personalità non faremo altro che ingrassarla come un tacchino, un tacchino ingombrante e chiassoso, per chi è osservatore sarà difficile non notarlo, ma molti purtroppo vengono presi all'amo perché il magnetismo che queste creature emettono è così forte che ne vengono affascinate. Anche la nostra concessione di energia a qualcosa o a qualcuno è più o meno consapevole. 
Quando vogliono rubarci energia?
Quando vogliono legarti ad un tipo di lavoro energetico sostenendo che sia l'unico valido e il migliore;
quando ti vogliono legare ad un'etichetta;
quando si offrono come tramite tra te e Dio;
quando spargono timori e inquietudini, paura di fantomatiche punizioni divine se non fai questo, quello o quell'altro;
quando non rispettano il tuo libero arbitrio e tentano di fare al posto tuo o plagiarti.
In pratica ogni volta che il messaggio contiene elementi di separazione e paura che ti portano ad allontanarti dalla ricerca interiore e che invece ti spingono a guardare fuori. 
Cominciamo ad applicare il nostro discernimento, che non significa giudizio, ma osservazione consapevole e distaccata, e cominciamo a evitare di berci qualsiasi cosa ci viene detta e propinata con facili slogan che puntano solo a stimolare determinate parti della nostra personalità per evitare di farci rubare indebitamente l'energia. Se cominciamo ad essere più percettivi rispetto alle nostre sensazioni e al nostro corpo fisico ed energetico, non serve molto per capire e allontanarsi da queste creature, sempre benedicendole e non giudicandole, poiché ognuno ha il suo piano di Coscienza. E' più facile accorgersi quando il contatto con le persone è nella dimensione "reale", più difficile forse intuire quando c'è il filtro del virtuale, di internet, dei social e compagnia bella, ma non è impossibile. Quando si è allenati a sentire si riesce a percepire il "peso" delle parole, se si ripetono sempre le stesse frasi, seppur belle, alla lunga cominciano a diventare vuote e prive di significato, è come quando un nostro compagno continua a ripetere che ci ama, ma poi manca la sostanza di quell'amore. Succede lo stesso quando dall'altra parte dello schermo continuano a propinarci frasi fatte e preconfezionate, quando le leggi la prima volta è ok, ma alla milionesima un campanello suona, dove sta la sostanza? Alleniamoci ad ascoltare il nostro intuito, non mente mai, se sentiamo disagio, se ci sentiamo vuoti o spossati dopo aver frequentato certe creature e certi ambienti, se il pensiero comincia a fissarsi su di loro, se ci dicono che abbiamo bisogno di qualcosa o di qualcos'altro per comunicare con Dio o per fare un certo percorso, allontaniamoci da queste situazioni, non tentiamo di fare i crocerossini proponendoci l'Io ti salverò, poiché ognuno si salva da solo, noi possiamo solo integrare l'insegnamento che ci ha donato questo incontro, benedirlo senza giudicarlo e affidarlo all'Universo, Lui sa.
Sat Nam
M.K.V.

venerdì 30 ottobre 2015

Metafore

Siamo come pappagallini ammaestrati che vivono dentro una gabbia, lo sportellino di solito è spalancato e nella stanza c'è anche la finestra aperta. 
A volte c'è bisogno che qualcuno ci dica "ehi sei libero, se vuoi puoi volare!", altre ci viene da mettere fuori il becco spontaneamente, altre ancora rimaniamo chiusi nel suo perimetro e crediamo che il mondo sia tutto lì. 
Cosa rende la gabbia così affascinante? Il fatto che qualcuno l'abbia allestita per noi di ogni comfort? La pappa pronta già masticata da qualcuno senza che facciamo fatica noi a muovere di più le mandibole? Ci affezioniamo ai nostri padroni: le abitudini, i dolori, i condizionamenti. 
Assaporare la libertà vera non ha prezzo, mantenerla stabile è ancora difficile ogni tanto si fa ritorno alla gabbietta, ma non importa. Abbiamo finalmente guardato altrove. Oltre. Possiamo ancora avventurarci fuori ..finché arriverà il giorno in cui prenderemo il volo davvero, leggeri e liberi dai pesi e sono sicura che tutti questi pappagallini che hanno spiccato il volo poi non potranno fare a meno di tornare a fare visita agli altri pappagallini, perché siamo tutti fratelli e non possiamo evitare di dire agli altri "ehi sei libero, se vuoi puoi volare!"
M.K.V.

venerdì 16 ottobre 2015

La paura della morte

Cos'è che ci impedisce davvero di cambiare? La paura, il dolore, l'esperienza del passato, i dubbi, tutti gli attaccamenti alle nostre abitudini e ai nostri schemi, e alla fin fine se scaviamo ancor più in profondità in queste motivazioni che per noi tutti possono essere particolari e diverse, scopriamo che nascono da una radice comune: la paura della morte, la paura della non esistenza fisica. La morte per noi terrestri è il cambiamento dei cambiamenti, è il cambiamento che nessuno può evitare, un passaggio obbligatorio. Ci spaventa così tanto perché ignoriamo completamente cosa ci possa accadere in questo passaggio, ma è solo conoscenza che si è perduta nel tempo, la morte intesa come ci hanno sempre insegnato non esiste. La morte non è fine, è trasformazione, è un cambio di vesti, di vibrazione e dimensione, è energia che trasforma la sua scorza, un passaggio di stato da solido a liquido, o da liquido a vapore, ma la sostanza di ciò che è sempre stato rimane.
Il nostro non accettare l'impermanenza della vita come esperienza e transito ci spaventa. C'è da dire che la nostra società occidentale soprattutto, fa in modo di non farci avere un rapporto sereno con questo rito di passaggio, il risultato finale è che non vogliamo vedere, non vogliamo informarci, non vogliamo affrontare l'argomento. C'è un documentario molto interessante di Franco Battiato che ne parla: Attraversando il Bardo, se vi può interessare la tematica dategli un'occhiata. La paura della morte e di abbandonare il corpo fisico è così forte e profonda che sicuramente permane anche quando ci dedichiamo con impegno a togliere il velo di Maya. Con molta sincerità posso affermare che l'ho sperimentato su me stessa settimana scorsa attraverso un viaggio sciamanico. Ultimamente mi sto dedicando a imparare (ricordare) alcune tecniche sciamaniche attraverso l'aiuto del Core Shamanism che mi sta trasmettendo una bravissima ragazza. Al primo incontro al terzo e ultimo viaggio della serata ci ha chiesto di domandare al nostro animale di potere di fare per noi una cerimonia dello smembramento. Cos'è? Durante questa cerimonia l'animale guida ti fa proprio a pezzettini ti de-struttura e ri-struttura per andare a lavorare sull'ego. Durante la mia cerimonia ho sentito molto forte questo mio personale attaccamento al corpo fisico.
Ecco il viaggio: all'inizio ho sentito che l'animale guida mi tagliava il braccio e poi un pezzo della testa, poi mi sono sentita agganciare al plesso solare e mi sono ritrovata sospesa a mezz'aria, lì il corpo ha iniziato a sgretolarsi e il messaggio che arrivava era questo "Siete il Tutto e il Niente, il Niente e il Tutto. L'attaccamento al corpo è un sentimento umano, ma la realtà è che siete eterni e infiniti". Quindi ho cominciato a sperimentare di essere tutti gli elementi "Tu sei vento, Tu sei fuoco, Tu sei acqua di ruscello, Tu sei terra, Tu sei etere. Nella dimensione terrena Tu sei una miscela sapiente di questi elementi." Non sentivo dolore ma una lieve ansia, come una fretta di finire e ritornare intera, infatti ho chiesto "Posso tornare ricomposta?" prima di farmi tornare nelle mie vesti fisiche mi hanno fatto un dono. L'esperienza è stata così forte che finché il suono del tamburo andava ancora costante mi sono vista addormentata e vegliata dal mio animale guida che mi cullava e diceva "Riposa Figlia, riposa". Un'esperienza molto forte e pregna di significato.
Ieri con degli amici su una chat ho ricevuto un altro input, un'amica ha posto proprio la domanda "Cosa impedisce il nostro cambiamento?" e un amico ha risposto la paura della morte, facendo scattare in me la necessità di scrivere qualche riflessione su questo argomento.
Se mi domando come mai nonostante la mia fiducia in ciò che sto portando avanti e le esperienze che vivo quotidianamente ancora esiste in me questo scoglio, posso rispondere che probabilmente sono ancora ad uno stadio mentale di questa comprensione. Molti lo siamo, parliamo della morte in termini diversi ma in realtà la comprensione ancora non si è spinta oltre a una certa profondità. Mi viene da scrivere che probabilmente diventeremo davvero Umani solo quando supereremo in pieno la paura della morte, perché in quell'istante la fiducia in "ciò che siamo e ciò che è" sarà accordata totalmente e non avremo più dubbi sulla nostra natura e quella di ogni cosa esistente nell'Universo.
Sat Nam
M.K.V.