La mattina mi metto sempre a spulciare qualche libro per trovare qualche frase che mi piace da condividere e oggi ho preso in mano "Varcare la soglia" di Kryon, ho aperto a caso (che poi mai lo è) ed è comparsa la parabola di "Wo e le valige". La parabola in questione è molto lunga non la riporterò, ma desidero riportarne il succo a modo mio. Wo è un cosiddetto Operatore di Luce, si sta preparando al passaggio alla Nuova Energia, il suo intento è di arrivare preparato e pronto ad ogni evenienza, con se ha tante valige, ognuna contiene ciò che ha ritenuto opportuno portare con lui. Al varco del ponte per passare alla Nuova Energia c'è un Angelo, Wo lo incontra è pronto e sicuro gli dice "controlla pure le mie valige sono ok", l'Angelo le controlla e una a una le svuota del loro contenuto: vestiti di ogni sorta per ogni tempo, manuali spirituali, mappe disegnate da uno sciamano, attrezzi per superare le paure, regali da dare agli altri per sentirsi buoni e accettati, tecnologia per sentirsi sicuro e connesso, vitamine per la salute e pure un piccolo dramma segreto. L'Angelo toglie tutto dalle valige, ora Wo è pronto a partire.
Perché è importante questa storia?
Chiunque sta compiendo un viaggio al suo interno con lo scopo di conoscersi, amarsi e comprendere che Tutto è Unione e che la separazione, la dualità sono solo illusione, sa perché è importante tutto ciò. Probabile che non abbia incontrato un Angelo che ha fatto il lavoro per lui, ma ha sicuramente attirato a sé esperienze che lo hanno portato a comprendere che le nostre idee su come dovremmo essere, gli insegnamenti, le paure, le proiezioni e le gabbie mentali limitanti, gli oggetti scaramantici e le copertine di Linus non sono utili, sono fardello pesante di cui liberarsi.
Più vado avanti e più mi accorgo che ad ogni step che raggiungo faccio come fanno quelle lavagnette magiche che usano i bambini per disegnare, quelle che fatto il disegno puoi passare l'asticella e in un attimo il disegno è sparito, la lavagnetta è vuota pronta per un altro disegno da fare.
Questo ho compreso, strato dopo strato posso liberarmi di fardelli a volte molto pesanti, a volte più leggeri. Spesso il rischio è rimanere vincolati alle proprie idee, al proprio sapere, ai propri rituali, attaccati e convinti che quello è l'unico modo, l'unica strada ed è così per tutti. Il Cammino per come lo posso stare comprendendo richiede innanzitutto molta flessibilità e capacità di adattamento, resilienza, zero attaccamento e molta semplicità, perché se ci abbandoniamo al flusso della Vita, la Vita ci sorprende ad ogni secondo e ogni secondo che passa tu sei diverso e tutto attorno è già cambiato. Sempre di più saremo portati a fare delle scelte fulminee, non ci sarà più spazio per avere dei dubbi, la Presenza e l'Ascolto interiori saranno le nostre Guide e i nostri Maestri, poiché se siamo in questo stato non ci serve altro, non abbiamo nemmeno da chiedere, è tutto già lì che ci attende e intorno a noi abbiamo un Entourage (così come lo chiama Kryon) che non possiamo nemmeno figurarcelo, è sempre lì a nostra disposizione basta saper chiedere e saper ascoltare.
Le valige in questo viaggio sono inutili, è vero, è sufficiente un pratico zainetto. Quello zainetto contiene i nostri doni, ricordiamoci di utilizzarlo è tutto ciò che serve.
Eterna gratitudine.
M.K.V.
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