sabato 5 settembre 2015

Rapporti

In molti casi il filosofare mentale non serve proprio a niente, il cuore sa.
Il cuore sa anche quando è ora di dire basta, sa quando è il caso di dire chiudo accettando e accogliendo la scelta delle altre persone. Molti credono (compresa io fino a qualche tempo fa) che seguire il cuore significhi  dire sempre "si" a tutto e a tutti fino a far mutare la nostra abnegazione in negazione, ma non è proprio questo che viene richiesto. Ci viene chiesto di ascoltarci e di essere onesti con noi stessi, ci viene chiesto di non raccontarci balle aspettandoci di cambiare gli altri e le loro volontà. Ci viene chiesto semplicemente di amarci all inclusive, pacchetto completo luci e ombre, e se amiamo noi stessi veramente senza fingere, vien da sé che ameremo ugualmente anche gli altri così come sono, sapremo vedere in loro luci e ombre e le ameremo tanto quanto: cercheremo di comprendere il valore delle loro luci che sono esattamente uguali alle nostre, come comprenderemo le loro ombre, essendo davvero onesti, capiremo che sono uguali esattamente alle nostre; ma nessuno sarà lì col mitra a dirci "devi legarti a questa o a quella persona fino alla fine dei tuoi giorni perché se la ami le devi stare vicino fino a sfiancarti", questa vocina che spesso sentiamo è parte della nostra personalità che vorrebbe sempre sentirsi e apparire buona e martire agli occhi degli altri. Vediamolo per ciò che è, è il nostro ego da crocerossino/a. Accogliere non significa subire, significa saper vedere oltre, perdonare noi stessi e gli altri per le nostre e le loro mancanze, significa saper dire anche "no grazie", con amore e gentilezza, ma con fermezza. Sarà comunque chiaro in noi che alla fine del gioco duale "io, tu, noi, lei, gli altri" non esiste siamo tutti Uno, proveniamo tutti dalla stessa sorgente. E il cuore questo lo sa, basta saperlo ascoltare facendo un po' di silenzio nella presenza del Qui e Ora.
M.K.V.

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